Durante
gli incontri dei “Giovedì del Gusto” di Regione Marche abbiamo
spessissimo sentito parlare di filiera, di piccole aziende
marchigiane che, singolarmente, conferiscono le materie prime utili
alla produzione di pasta e concorrono tutte insieme alla
realizzazione di prodotti eccellenti, sani, sicuri tracciabili.
Ma
parlare di pasta è riduttivo …. L’azienda Campofilone si è
organizzata al proprio interno secondo un’”involuzione
culturale controllata” ed è quindi tornata a produrre come
alla fondazione del 1912.
Ha
acquistato 120 ettari per prodursi il grano, un pollaio di 1000 mq,
dove vivono ben 7000 galline, per prodursi le uova.
Il
grano è salubre, naturale, non trattato con fitofarmaci, pesticidi,
usando concimazione organiche, un quantitativo piccolissimo di azoto
con un pochino di anidride solforosa, per disinfettare il terreno e
le foglie e, soprattutto, aumentare la tenacità del glutine nella
pasta.
Le
galline si nutrono con mangimi naturali, solo cereali, devono vivere
bene e non essere schiave. Infatti vivono ben più di 2 anni e poi
vengono regalate al vicinato, perché si possa godere ancora qualche
bell’uovo fresco.
Grazie
a tutto ciò i maccheroncini di Campofilone sono certificati QM,
Qualità Marche e sono tracciabili, sicuri e buonissimi.
L’azienda
ha infine avviato una collaborazione con due università, ed è stata
fatta una ricerca su 60 persone sane, che mangiando 70 gr di pasta
hanno sviluppato emissioni insuliniche del 50/55% inferiori rispetto
all’assunzione degli zuccheri. Questo dimostra che anche i
diabetici potrebbero permettersi un poco di pasta, con grande piacere
anche per lo spirito.
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