Il lavoro dei giornalisti e dei comunicatori della rete dei borghi
europei del gusto, prende spunto molto spesso, dalle segnalazioni di
amici e conoscenti, amanti del buon e bello vivere.
Così dopo due incontri ( alla Pizzeria Miregò di Miane e 'La Becaria
di Andrea' di Follina), si è realizzata la visita gustosa all'Azienda
Agricola di Sergio Moro, in via Crede a Col San Martino (Farra di
Soligo).
E' una passione antica quella che anima la famiglia : nel 1960 Domenico Moro e la sua famiglia
giunsero come mezzadri sulla terra ove ancor oggi è collocata l'azienda. Successivamente, nel 1972,
divennero proprietari,fondando l'azienda agricola Moro Fratelli. I
figli Sergio e Luigino hanno accompagnato per molti anni l'azienda nella
storia del Prosecco. Nel 1992 l'impresa si è divisa, creando così
l'azienda agricola Sergio Moro.
Ne parliamo con Sergio e con il figlio Erik nella cantina (ultimata
nel 2010) : un esempio della laboriosità intelligente delle nostre
genti.
“ Coltiviamo soprattutto Glera,il vitigno che darà vita al vino
Prosecco. Le uve,lavorate in purezza durante la vinificazione,esaltano
le peculiarità che i terreni argillosi dell'azienda sono in grado di
donare,quali sali minerali ed aromi, che accompagnano la maturazione del vino, conferendogli
carattere ed autenticità.”
I vini di casa Moro richiamano in modo diretto il terroir da cui traggono origine.
Vogliamo ricordare il Valdobbiadene Porsecco Superiore docg extra dry
; il Praà Alt (spumante brut) : il Beato (tranquillo) ; il Prosecco doc
(frizzante) ; il Belveder (frizzante sur lie, col fondo) e il
Collerosso ( da vitigni cabernet franc e merlot).
L'Azienda Agricola Sergio Moro è stata invitata a partecipare dalla rete dei borghi europei del gusto
alle iniziative di informazione intese a valorizzare queseto territorio benedetto e le sue espressioni migliori.
giovedì 3 dicembre 2015
venerdì 20 novembre 2015
Pizzeria Tramonti - unospicchio di Campania a Pieve di Soligo
Mirko e Chiara sono l’anima della Pizzeria Tramonti di Pieve di Soligo,
aperta dal 2006 e che oggi propone pizze d'asporto tutt'altro che banali
e impasti attenti a chi soffre di intolleranze alimentari.
Il nome deriva dalla città natale del titolare, Tramonti, in provincia
di Salerno. Perché qui, a Pieve di Soligo, nel Trevigiano, c’è chi la
pizza l’ha importata e ne ha fatto un vanto.
Fragrante, gustosa, leggera e facilmente digeribile, questa pizza è
pensata soprattutto per chi soffre di intolleranze alimentari: kamut,
pizza senza glutine e pinsa romana sono infatti presenti in menù.
Il successo di Mirko deriva dal suo menù “controcorrente” con impasti
alternativi e abbinamenti di ingredienti fuori dall’ordinario, usando
solo prodotti italiani e legati alla stagionalità.
Ecco quindi la pizza con melanzane, pomodori semi secchi e salame
piccante calabrese, ma anche altre ricette legate al territorio che
prevedono radicchio di Treviso e asparagi freschi.
lunedì 26 ottobre 2015
Il valore della filiera: l’esperienza di Enzo Rossi – La Campofilone
Durante
gli incontri dei “Giovedì del Gusto” di Regione Marche abbiamo
spessissimo sentito parlare di filiera, di piccole aziende
marchigiane che, singolarmente, conferiscono le materie prime utili
alla produzione di pasta e concorrono tutte insieme alla
realizzazione di prodotti eccellenti, sani, sicuri tracciabili.
Ma
parlare di pasta è riduttivo …. L’azienda Campofilone si è
organizzata al proprio interno secondo un’”involuzione
culturale controllata” ed è quindi tornata a produrre come
alla fondazione del 1912.
Ha
acquistato 120 ettari per prodursi il grano, un pollaio di 1000 mq,
dove vivono ben 7000 galline, per prodursi le uova.
Il
grano è salubre, naturale, non trattato con fitofarmaci, pesticidi,
usando concimazione organiche, un quantitativo piccolissimo di azoto
con un pochino di anidride solforosa, per disinfettare il terreno e
le foglie e, soprattutto, aumentare la tenacità del glutine nella
pasta.
Le
galline si nutrono con mangimi naturali, solo cereali, devono vivere
bene e non essere schiave. Infatti vivono ben più di 2 anni e poi
vengono regalate al vicinato, perché si possa godere ancora qualche
bell’uovo fresco.
Grazie
a tutto ciò i maccheroncini di Campofilone sono certificati QM,
Qualità Marche e sono tracciabili, sicuri e buonissimi.
L’azienda
ha infine avviato una collaborazione con due università, ed è stata
fatta una ricerca su 60 persone sane, che mangiando 70 gr di pasta
hanno sviluppato emissioni insuliniche del 50/55% inferiori rispetto
all’assunzione degli zuccheri. Questo dimostra che anche i
diabetici potrebbero permettersi un poco di pasta, con grande piacere
anche per lo spirito.
mercoledì 14 ottobre 2015
Dalla Tradizione al Futuro - Alla scoperta della Biodiversità agraria con gli Agricoltori Custodi
Si
è svolto a Milano presso lo showroom Elica l’appuntamento dei
“Giovedì
del Gusto”
dedicato alla Biodiversità marchigiana. Gli Agricoltori Custodi, più
che produttori, veri “filosofi del gusto” e valorosi vigilanti di
piccole produzioni da sostenere, hanno accompagnato il pubblico
presente alla scoperta di prodotti antichi e spesso dimenticati.
La
figura dell’Agricoltore Custode è stata riconosciuta dalla Regione
Marche nel 2003 e oggi, in occasione di Expo e anche grazie al
Programma di Sviluppo Rurale della Regione Marche, è possibile
conoscere meglio questo ruolo e, soprattutto, è possibile capire
cosa una terra naturalmente ricca e ben coltivata possa offrire in
termini di produzione agricola.
Gli
Agricoltori Custodi recuperano o tutelano
colture ancestrali, più che mai attuali nel gusto, ma
soprattutto sane e non geneticamente modificate. Riscoprono sapori
antichi e ci insegnano come la terra possa essere davvero generosa e
meritevole di rispetto.
Nel
corso della serata, grazie ad Andrea Orsini, abbiamo scoperto la
Cipolla di Suasa che non è solamente un bulbo mangereccio, ma
diventa anche un modo per unire un territorio, due province e due
comuni al rilancio di una produzione che sembrava perduta. Essa
viene, infatti, maggiormente coltivata nei comuni di Castellone di
Suasa e di San Lorenzo in Campo, al di qua e al di là quindi del
fiume Cesano.
Nella
stessa serata abbiamo incontrato il carciofo di Montelupone, località
arroccata sulla cima di un colle a circa 400 m di altitudine. Terreni
freschi e profondi senza pendenze di rilievo favoriscono queste
colture di cui ci hanno ampiamente raccontato gli Agricoltori Custodi
Antonelli e Cipriani.
Al
termine la degustazione dei prodotti presentati ha deliziato i palati
e fatto scoprire sapori mai provati.
sabato 15 agosto 2015
Due sono i progetti che riguardano Mogliano Veneto e il suo territorio.
La Piazza dell'informazione è una iniziativa di animazione urbana,realizzata in collaborazione con gli operatori commerciali del territorio. Incontri, interviste,degustazioni nell'arco di una giornata, per una comunicazione ritrovata.
Due gli appuntamenti realizzati : in piazza San Pio X e in piazza don Antonio sala a Zerman.
Il secondo progetto riguarda le Vie dei Mulini lungo il fiume Zero, da Zero Branco a Marcon.
Lo sfruttamento delle acque dello Zero permise la costruzione di numerosi mulini sin dal medioevo, alcuni dei quali funzionarono a pale sino agli anni sessanta del Novecento. La maggior parte di queste strutture furono aperte a partire dalla metà del XVI secolo quando, attraverso il canale artificiale di San Marco ed una roggia, fu aumentata la portata del fiume sottraendo grosse quantitativi d'acqua al Sile.
Sappiamo che nel 1678 erano funzionanti lungo il percorso dello Zero otto mulini, per un totale di diciassette ruote. I più antichi erano i mulini "Contarini" di Levada e "Tiveron" di Sant'Alberto, risalenti al Cinquecento. Quindi, scendendo verso la foce, si incontravano il mulino di Sant'Alberto (1667, sempre dei Contarini). Giunti a Zero Branco, si incontrava il mulino dei Grimani (seconda metà del XVII secolo, ricostruito nel 1727). Poi il mulino di Campocroce, il mulino del Terraglio a Mogliano (1663, appartenente al medico Francesco Brachi). A Marcon si trovavano invece il mulino dei Priuli, demolito nell'Ottocento, e il mulino Bonisiolo: già proprietà delle monache di Santa Caterina di Venezia, ha funzionato sino al 1970.
I due progetti verranno presentati nel corso degli Stati Generali della Comunicazione Territoriale che si terranno in Istria dal 18 al 20 settembre.
I Percorsi della Fede a Zerman : la Chiesa di S.Elena Imperatrice
Il Bar Le Tentazioni di Zerman (Mogliano) ha ospitato lo stage di informazione della tramissione multimediale L'Italia del Gusto, sotto forma di 'Aperitivo in Piazza Don Antonio Sala.'
Si è trattato di uno degli appuntamenti del progetto La Piazza dell'informazione, 'tracce di filò urbano, per una comunicazione ritrovata. "
L'architetto Prete ha raccontato la storia della Chiesa di S.Elena Imperatrice, per i Percorsi della Fede.
" La sua storia è stata a lungo legata alla pieve di Casale sul Sile, di cui ha costituito una cappella e da cui si affrancò nel 1596. Nel 1804 il vescovo di Treviso Bernardino Marin, C.R.L. le concede il titolo arcipretale. L'edificio ha assunto le forme attuali nel 1895, avendo il parroco don Domenico Scabello affidato all'architetto Giuseppe Segusini l'incarico di progettare una nuova chiesa (1870). L'architetto feltrino, molto attivo nel campo dell'arte sacra, le diede un aspetto spiccatamente neorinascimentale.
Esterno
La facciata si caratterizza per l'ampio pronao abbellito da due colonne ioniche e culminante con un timpano a tutto sesto; al corpo centrale sono affiancate due ali culminanti con due quarti di cerchio. Sulle sommità del timpano e dei quarti sono degli ornamenti in ferro battuto. Sulla facciata sussiste, un affresco della patrona attribuito alla scuola del Veronese, se non al Veronese stesso.
Sagrato
Presso il sagrato, il 10 aprile 1827, fu eretta una colonna romana sulla quale venne posta una statuetta della patrona. Questo spazio era in passato utilizzato come cimitero, al quale è legata una curiosa vicenda: verso la fine del XVI secolo fu teatro di una rissa che vide la morte di un uomo; benché il camposanto fosse stato riconsacrato, per diverso tempo la comunità, molto turbata, non volle seppellirvi i propri morti, tant'è che il vescovo di Treviso, mentre effettuava una visita pastorale, constatò la presenza di alcune bare nascoste nella chiesa, alcune con persone morte da mesi.
Interno
L'opera più pregevole degli interni è sicuramente la pala dell'altar maggiore: una Madonna con Bambino e santi opera di Palma il Vecchio. Sugli altari laterali si hanno, a sinistra, una Madonna del Parto attribuita a Carletto Caliari, figlio del Veronese, e, a destra, un Sant'Antonio di ignoto. Sconosciuti anche gli autori degli altri due dipinti della navata destra, un Martirio di san Sebastiano e una Madonna del Rosario. Nei pressi dell'ingresso è collocata una terracotta smaltata che rappresenta una Madonna con Bambino.
Degni di nota sono anche due stendardi dipinti ad olio su tela. Il primo, di scuola romana, risale al XVI secolo raffigura due Scene della vita di Sant'Elena. Il secondo, di scuola veneziana, è del XVIII secolo, mostra una Madonna con Bambino e san Domenico. Sono presenti altre due pale, della fine del XX secolo, del pittore Oleg Supereko.
martedì 4 agosto 2015
Le Giornate del Buon Evento ad Oderzo : con Donatella Soemi e Renzo Pradal si continua una storia......
Correva l'anno del Signore 1996.
Renzo Pradal, assessore all'agricoltura della Giunta di Oderzo guidata da Bepi Covre, incontra il giornalista sanpolese Rolando Anzanello e, insieme, lanciano 'Le Giornate del Buon Evento', per dare nuova sostanza e nuove idee alla Antica Fiera della Maddalena.
Amadardo Soemi, noto ed apprezzato operatore commerciale nel settore dell'ortofrutta di Piavon, ha sviluppato con la sua famiglia una attività che serve il mondo della ristorazione e del pubblico esercizio. E' proprio con lui che prende forma l'iniziativa : una serie di appuntamenti a convivio, nel corso dei quali i protagonisti della filiera agroalimentare presentano e 'raccontano' i loro prodotti, con l'intervento ad ogni tappa di giornalisti, uomini di cultura, testimonial.
La 'squadra' si arricchisce ben presto di altre presenze imprenditoriali : i Supermercati Europa, il Consorzio Vini La Marca, l'Oleificio Medio Piave e altri ancora.
Oltre agli appuntamenti a convivio 'Le Giornate del Buon Evento' pubblicano una guida ragionata
delle aziende e dei punti di ristorazione, che viene distribuita gratuitamente tramite le edicole e
i Supermercati Europa. Viene anche realizzato anche un materiale didattico per i bambini che 'racconta' i cibi e suscita gli stimoli per realizzare un percorso di ricerca sull'alimentazione.
Una esperienza indimenticabile, che ha saputo unire gli sforzi del settore pubblico e privato, per realizzare iniziative di informazione utili e non banalmente pubblicitarie.
Venti anni orsono, era tutta un'altra storia.
Oggi siamo persino inflazionati da sagre,mercatini, che propongono una tipicità per lo meno dubbia.
Alcuni dei giornalisti e dei comunicatori di quel tempo (eroico!), stanno sviluppando per la rete dei borghi europei del gusto, il progetto Comunicare per Esistere 2015, un percorso alla ricerca degli inediti del buon e bello vivere.
Uno degli itinerari si snoda lungo il percorso del fiume Monticano
Così, sommessamente, si è giunti a Piavon, dove Donatella Soemi continua con intelligenza e passione l'attività di sempre .
Sono bastate due parole.
Un incontro con giornalisti, ristoratori, comunicatori per riflettere insieme, ne 'Le Giornate del Buon Evento /2 .
Ci sarà anche Renzo Pradal, apprezzato imprenditore , che propone la Birra Agricola e alcuni prodotti nel settore della panificazione.
Ma soprattutto verrà recuperata l'intuizione di allora , di Anzanello Pradal e Amadardo Soemi : il materiale didattico di educazione alimentare (opportunamente aggiornato) verrà donato ai bambini
di Oderzo e dintorni.
L'iniziativa verrà presentata nel corso delle giornate di informazione che si terranno in Istria, in settembre.
Come dire, le buone idee non muoiono mai !
Renzo Pradal, assessore all'agricoltura della Giunta di Oderzo guidata da Bepi Covre, incontra il giornalista sanpolese Rolando Anzanello e, insieme, lanciano 'Le Giornate del Buon Evento', per dare nuova sostanza e nuove idee alla Antica Fiera della Maddalena.
Amadardo Soemi, noto ed apprezzato operatore commerciale nel settore dell'ortofrutta di Piavon, ha sviluppato con la sua famiglia una attività che serve il mondo della ristorazione e del pubblico esercizio. E' proprio con lui che prende forma l'iniziativa : una serie di appuntamenti a convivio, nel corso dei quali i protagonisti della filiera agroalimentare presentano e 'raccontano' i loro prodotti, con l'intervento ad ogni tappa di giornalisti, uomini di cultura, testimonial.
La 'squadra' si arricchisce ben presto di altre presenze imprenditoriali : i Supermercati Europa, il Consorzio Vini La Marca, l'Oleificio Medio Piave e altri ancora.
Oltre agli appuntamenti a convivio 'Le Giornate del Buon Evento' pubblicano una guida ragionata
delle aziende e dei punti di ristorazione, che viene distribuita gratuitamente tramite le edicole e
i Supermercati Europa. Viene anche realizzato anche un materiale didattico per i bambini che 'racconta' i cibi e suscita gli stimoli per realizzare un percorso di ricerca sull'alimentazione.
Una esperienza indimenticabile, che ha saputo unire gli sforzi del settore pubblico e privato, per realizzare iniziative di informazione utili e non banalmente pubblicitarie.
Venti anni orsono, era tutta un'altra storia.
Oggi siamo persino inflazionati da sagre,mercatini, che propongono una tipicità per lo meno dubbia.
Alcuni dei giornalisti e dei comunicatori di quel tempo (eroico!), stanno sviluppando per la rete dei borghi europei del gusto, il progetto Comunicare per Esistere 2015, un percorso alla ricerca degli inediti del buon e bello vivere.
Uno degli itinerari si snoda lungo il percorso del fiume Monticano
Così, sommessamente, si è giunti a Piavon, dove Donatella Soemi continua con intelligenza e passione l'attività di sempre .
Sono bastate due parole.
Un incontro con giornalisti, ristoratori, comunicatori per riflettere insieme, ne 'Le Giornate del Buon Evento /2 .
Ci sarà anche Renzo Pradal, apprezzato imprenditore , che propone la Birra Agricola e alcuni prodotti nel settore della panificazione.
Ma soprattutto verrà recuperata l'intuizione di allora , di Anzanello Pradal e Amadardo Soemi : il materiale didattico di educazione alimentare (opportunamente aggiornato) verrà donato ai bambini
di Oderzo e dintorni.
L'iniziativa verrà presentata nel corso delle giornate di informazione che si terranno in Istria, in settembre.
Come dire, le buone idee non muoiono mai !
giovedì 21 maggio 2015
Il Friuli Venezia Giulia a Laboratorio Europa al Girasole di Conegliano- L'intervento di Laura Panizutti, Family Banker di Banca Mediolanum
Laboratorio Europa ospita il Friuli
Venezia Giulia a Conegliano, presso Il Girasole, delizioso emporio di
specialità alimentari e birre artigianali.
Con l'intervento della redazione della
trasmissione televisiva L'Italia del Gusto,Laura Mantellato
propone la degustazione di alcune
eccellenze : i salumi artigianali di Lèbon ( Erto), i formaggi della
Latteria di Cividale, i formaggi della Latteria di Visinale (Pn) e la
birra di Sauris.
All'incontro ha partecipato anche Laura
Panizutti,Family Banker di Banca Mediolanum, che appoggia e sostiene
le iniziative di informazione del progetto Comunicare per Esistere
2015.
“Oggi l’Azienda non è più una
semplice macchina che produce soldi, ma una cellula produttiva
inserita in una comunità. Perciò l’immagine che l’Azienda si
crea nel territorio, presso fornitori, clienti, istituti di credito,
Enti locali è altrettanto importante che la qualità della
produzione. Inoltre il reddito dell’Azienda aumenta
proporzionalmente al crescere del benessere nella zona. Oggi le
Aziende non possono non trasmettere un’immagine di forte impegno,
di responsabilità sociale, che hanno nel loro DNA quale produttrici
di ricchezza sociale.”
Lèbon
La
storia di Lèbon ha origine verso la metà degli anni ‘50 con
l'attività di macelleria. I sistemi artigianali di lavorazione della
carne, nel rispetto delle antiche tradizioni montanare, permettevano,
però, solo una produzione in quantitativi limitati di insaccati e
salumi.
Agli
inizi degli anni ‘80, grazie a passione, impegno e costanza
l'attività commerciale iniziò ad assumere dimensioni di rilievo,
indicando la strada da seguire per il salto produttivo e la
conseguente crescita degli anni successivi. Qualità delle carni
impiegate, rispetto della tipicità regionale, attenzione costante
all'innovazione tecnologica sono oggi le garanzie di Lèbon per il
futuro.
Lèbon
opera con l'intento di rivalutare e promuovere, anche al di fuori del
territorio dolomitico, prodotti tipici rispettando gli insegnamenti
della tradizione e utilizzando sistemi produttivi moderni e sicuri.
Attenzione
particolare viene dedicata alla selezione delle carni utilizzate
(suino, bovino, ovino, caprino e selvaggina), garantendo
tracciabilità e rintracciabilità di ogni singolo prodotto nel suo
percorso dall'allevamento alla distribuzione nei punti vendita. Tutti
i salumi sono garantiti da certificazioni CEE e l'azienda è presente
in più consorzi che assicurano la genuinità dei prodotti.Oggi il
'catalogo' Lèbon comprende:
Pendola,Petuccia,Landjäger,Salame,Ossocollo,Speck,Lardo,Pancetta,Salsicce,Pastin,Storta
e Musetto.
Latteria di
Cividale
Risale
al novembre 1924 l’inaugurazione della Latteria Sociale di
Cividale, fondata per volontà di sedici soci che ebbero la capacità
di avviare un’attività, mettendo le basi per lo sviluppo di una
tradizione casearia di grande successo. Proprio l’impostazione
seria dell’attività unita alla volontà dei soci di fare sempre
meglio ha portato la Latteria Sociale di Cividale a distinguersi per
qualità, produttività e freschezza di idee: oggi l’attività di
produzione è affiancata da una rete di 7 negozi di proprietà della
Cooperativa per la vendita diretta dei propri formaggi.
Latteria di
Visinale
Valentino
Pivetta, casaro dall'età di 16 anni, produce formaggi gustosi e
genuini a partire dal latte vaccino che gli allevatori del territorio
gli forniscono. Nella Latteria di Visinale lavorano due esperti
casari, dediti alla produzione di Montasio DOP, Latterie Vajont,
Latteria La Pieve e "Il Desiderio".
Sauris Agribeer
La
Sauris Agribeer è nata nel 1999 e da allora produce e commercializza
birra artigianale di elevata qualità, integrale, non pastorizzata nè
filtrata. Le pregiate componenti organolettiche dell’acqua di
Sauris sono fondamentali per una birra naturale e di alta qualità.
Lo stabilimento si trova a Sauris di Sopra ed è qui che si producono
la Pilsen Chiara, la Vienna Rossa, la Birra di Canapa e la scura
affumicata, perfetta per essere accompagnata ai ben noti salumi
locali.
martedì 19 maggio 2015
Il Friuli Venezia Giulia a Laboratorio Europa al Girasole di Conegliano- L'intervento di Laura Panizutti, Family Banker di Banca Mediolanum
Laboratorio
Europa ospita il Friuli Venezia Giulia a Conegliano, presso Il
Girasole, delizioso emporio di specialità alimentari e birre
artigianali.
Con
l'intervento della redazione della trasmissione televisiva L'Italia
del Gusto,Laura Mantellato
propone
la degustazione di alcune eccellenze : i salumi artigianali di Lèbon
( Erto), i formaggi della Latteria di Cividale, i formaggi della
Latteria di Visinale (Pn) e la birra di Sauris.
All'incontro
ha partecipato anche Laura Panizutti,Family Banker di Banca
Mediolanum, che appoggia e sostiene le iniziative di informazione del
progetto Comunicare per Esistere 2015.
“Oggi
l’Azienda non è più una semplice macchina che produce soldi, ma
una cellula produttiva inserita in una comunità. Perciò l’immagine
che l’Azienda si crea nel territorio, presso fornitori, clienti,
istituti di credito, Enti locali è altrettanto importante che la
qualità della produzione. Inoltre il reddito dell’Azienda aumenta
proporzionalmente al crescere del benessere nella zona. Oggi le
Aziende non possono non trasmettere un’immagine di forte impegno,
di responsabilità sociale, che hanno nel loro DNA quale produttrici
di ricchezza sociale.”
Lèbon
La
storia di Lèbon ha origine verso la metà degli anni ‘50 con
l'attività di macelleria. I sistemi artigianali di lavorazione della
carne, nel rispetto delle antiche tradizioni montanare, permettevano,
però, solo una produzione in quantitativi limitati di insaccati e
salumi.
Agli
inizi degli anni ‘80, grazie a passione, impegno e costanza
l'attività commerciale iniziò ad assumere dimensioni di rilievo,
indicando la strada da seguire per il salto produttivo e la
conseguente crescita degli anni successivi. Qualità delle carni
impiegate, rispetto della tipicità regionale, attenzione costante
all'innovazione tecnologica sono oggi le garanzie di Lèbon per il
futuro.
Lèbon
opera con l'intento di rivalutare e promuovere, anche al di fuori del
territorio dolomitico, prodotti tipici rispettando gli insegnamenti
della tradizione e utilizzando sistemi produttivi moderni e sicuri.
Attenzione
particolare viene dedicata alla selezione delle carni utilizzate
(suino, bovino, ovino, caprino e selvaggina), garantendo
tracciabilità e rintracciabilità di ogni singolo prodotto nel suo
percorso dall'allevamento alla distribuzione nei punti vendita. Tutti
i salumi sono garantiti da certificazioni CEE e l'azienda è presente
in più consorzi che assicurano la genuinità dei prodotti.Oggi il
'catalogo' Lèbon comprende:
Pendola,Petuccia,Landjäger,Salame,Ossocollo,Speck,Lardo,Pancetta,Salsicce,Pastin,Storta
e Musetto.
Latteria
di Cividale
Risale
al novembre 1924 l’inaugurazione della Latteria Sociale di
Cividale, fondata per volontà di sedici soci che ebbero la capacità
di avviare un’attività, mettendo le basi per lo sviluppo di una
tradizione casearia di grande successo. Proprio l’impostazione
seria dell’attività unita alla volontà dei soci di fare sempre
meglio ha portato la Latteria Sociale di Cividale a distinguersi per
qualità, produttività e freschezza di idee: oggi l’attività di
produzione è affiancata da una rete di 7 negozi di proprietà della
Cooperativa per la vendita diretta dei propri formaggi.
Latteria
di Visinale
Valentino
Pivetta, casaro dall'età di 16 anni, produce formaggi gustosi e
genuini a partire dal latte vaccino che gli allevatori del territorio
gli forniscono. Nella Latteria di Visinale lavorano due esperti
casari, dediti alla produzione di Montasio DOP, Latterie Vajont,
Latteria La Pieve e "Il Desiderio".
Sauris
Agribeer
La
Sauris Agribeer è nata nel 1999 e da allora produce e commercializza
birra artigianale di elevata qualità, integrale, non pastorizzata nè
filtrata. Le pregiate componenti organolettiche dell’acqua di
Sauris sono fondamentali per una birra naturale e di alta qualità.
Lo stabilimento si trova a Sauris di Sopra ed è qui che si producono
la Pilsen Chiara, la Vienna Rossa, la Birra di Canapa e la scura
affumicata, perfetta per essere accompagnata ai ben noti salumi
locali.
Iscriviti a:
Post (Atom)