Nel 2018 la rete Borghi d'Europa aveva inserito la Chiesa di Santa Croce e San Rocco a Casarsa
nei Percorsi della Fede dell'Anno Europeo del Patrimonio Culturale
Chiesa di Santa Croce e San Rocco
Costruita nel XV secolo, è la vecchia chiesa parrocchiale. L'attuale aspetto esterno si deve a una riduzione delle dimensioni, avvenuta nell'Ottocento, causa la costruzione della nuova parrocchiale.
La chiesa di Santa Croce e San Rocco ha importanza perché al suo interno contiene, alle pareti, un ciclo di affreschi cinquecenteschi di Pomponio Amalteo o del Pordenone (di attribuzione non certa, causa la vicinanza dei due pittori). Fino al 1944-1945, quando la chiesa subì pesanti bombardamenti, la volta era affrescata, anch'essa ad opera del pittore veneto Pomponio Amalteo.
Nel 1975 fu in questa chiesa che si tennero i funerali di Pier Paolo Pasolini; questa chiesa è legata anche all'opera del poeta, avendolo ispirato per la tragedia I turcs tal Friul: infatti vi è custodita una lapide del 1529 in memoria dell'invasione turca subita da Casarsa nel 1499, qui trasferita dalla Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, oggi non più esistente, che era sita in prossimità della chiesa arcipretale di S. Croce e B.V. del Rosario (ne sono stati ricalcati i segni della pianta sulla pavimentazione di Piazza Cavour, in seguito al rifacimento della stessa).
La chiesa di Santa Croce e San Rocco ha importanza perché al suo interno contiene, alle pareti, un ciclo di affreschi cinquecenteschi di Pomponio Amalteo o del Pordenone (di attribuzione non certa, causa la vicinanza dei due pittori). Fino al 1944-1945, quando la chiesa subì pesanti bombardamenti, la volta era affrescata, anch'essa ad opera del pittore veneto Pomponio Amalteo.
Nel 1975 fu in questa chiesa che si tennero i funerali di Pier Paolo Pasolini; questa chiesa è legata anche all'opera del poeta, avendolo ispirato per la tragedia I turcs tal Friul: infatti vi è custodita una lapide del 1529 in memoria dell'invasione turca subita da Casarsa nel 1499, qui trasferita dalla Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, oggi non più esistente, che era sita in prossimità della chiesa arcipretale di S. Croce e B.V. del Rosario (ne sono stati ricalcati i segni della pianta sulla pavimentazione di Piazza Cavour, in seguito al rifacimento della stessa).
Ma se le
iniziative del 2018 hanno avuto successo e sono state così numerose,
lo si deve
indubbiamente
alla realtà europea. Borghi d’Europa ha deciso così di legare la
campagna d’informazione all’invito ai cittadini di partecipare al
voto di maggio.
L’adesione alle
iniziative di Stavoltavoto.eu ( in collaborazione con l’Ufficio del
Parlamento Europeo a Milano), si salda così al progetto del 2018,
per valorizzare e far conoscere il
nostro patrimonio
culturale.
“Come europei ci
troviamo di fronte a molte sfide, dall’immigrazione ai cambiamenti
climatici, dalla disoccupazione giovanile alla protezione dei dati.
Viviamo in un mondo sempre più globalizzato e competitivo. Allo
stesso tempo il referendum sulla Brexit ha dimostrato che l'UE non è
un progetto irrevocabile. Mentre molti di noi danno per scontata la
democrazia, questa sembra essere sottoposta a crescenti minacce, sia
nei principi che nella pratica.
Per questo stiamo
creando una comunità di sostenitori che incoraggino una maggiore
affluenza degli elettori alle elezioni europee. Il nostro obiettivo
non è di raccomandare questo o quel candidato. Sosteniamo il voto in
sé, cioè l'impegno nel processo democratico con cognizione di causa
e in modo informato. Vogliamo rafforzare il valore dello scambio di
idee e costruire una comunità di sostenitori in tutta Europa che si
impegnino per il voto. Difendiamo il concetto di democrazia affinché
tutti insieme abbiamo la possibilità di decidere in che Europa
vogliamo
vivere.”
"Cosa
fa per me l'Europa" https://what-europe-does-for-me.eu/
Campagna in
collaborazione con l'Ufficio del Parlamento Europeo, Milano
- A sostegno della
campagna istituzionale per le elezioni del 26 maggio del
Parlamento europeo
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