martedì 17 giugno 2025

27 giugno, alla Mole Vanvitelliana DI Ancona CelebrazionE DEL 25* Anniversario della nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica)

 

 


L'impegno di Borghi d'Europa nel progetto “L'Europa delle scienze e della cultura” (Patrocinio IAI)

Il 2025 rappresenta il 25° anno dalla nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica), che è un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-ionica.

La IAI ha origine il 19 - 20 maggio 2000 con la firma ad Ancona, da parte dei Ministri degli Affari Esteri di 6 Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia), della “Dichiarazione di Ancona” sulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea.

Ai 6 membri originari si sono aggiunti l’Unione di Serbia-Montenegro nel 2002 (in seguito alla scissione del 2006, sia la Serbia sia il Montenegro hanno mantenuto la membership nell’Iniziativa) e la Macedonia del Nord nel 2018, la cui adesione è stata promossa dall’Italia nel corso del suo anno di presidenza dell’Iniziativa (Giugno 2017 – Maggio 2018).

Ad oggi la IAI conta 10 membri, essendo la Repubblica di San Marino è entrata a far parte dell’Iniziativa nel 2019 durante la Presidenza montenegrina.

Le Presidenze annuali da giugno a maggio dell’anno successivo si susseguono in base all’ordine alfabetico.

La Regione Marche, in collaborazione con l’Iniziativa Adriatico Ionica, il Comune di Ancona, la Camera di Commercio delle Marche e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, organizza il 27 giugno le celebrazioni per il 25° Anniversario della Dichiarazione di Ancona. L’evento sarà l’occasione non solo per ricordare un passaggio storico fondamentale per la cooperazione tra i Paesi dell’Adriatico e dello Ionio, ma anche per rilanciare una visione condivisa verso il futuro, sostenendo con determinazione il processo di allargamento dell’Unione Europea ai Balcani Occidentali. In tale occasione celebreremo questi 25 anni di impegno comune e guarderemo insieme alle sfide e alle opportunità che ci attendono.


Borghi d'Europa e il progetto L'Europa delle scienze e della cultura

L' Associazione Culturale Borghi d'Europa ha promosso il progetto “L'Europa delle scienze e della cultura,” patrocinato da ESOF2020 e dalla IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), per realizzare un percorso informativo sui temi della sostenibilità.

I Paesi inclusi nel progetto sono: Italia, Croazia, Slovenia, Austria, Macedonia del Nord, Montenegro, Albania, Bosnia Erzegovina, Grecia, Serbia e San Marino.

Le Regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Marche, Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.

(Ufficio Stampa: a Milano).

Il progetto si è sviluppato negli ultimi cinque anni, finalizzando i propri interventi all'obiettivo di “informare chi informa” e permettere, così, una valorizzazione e una conoscenza delle iniziative delle Istituzioni Europee.

*A marzo del 2024, nella sede del Parlamento Europeo di Milano, si era tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI).





La presentazione del progetto, svoltasi il 5 marzo ‘24 presso la sede dell’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano

*In occasione delle elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta degli 80 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa ha scelto poi un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC, Rete europea di consiglieri regionali e locali.

°Infine, a partire da gennaio 2025 Borghi d'Europa cura una campagna d'informazione internazionale sui temi del 25° Anno della nascita della IAI. A tutt'oggi la rassegna stampa (giugno 2025), comprende oltre 300 servizi informativi pubblicati. A marzo 2025 a Milano, presso il Ristorante Giannino 2 L'Angolo d'Abruzzo, sono stati presentati i Percorsi Internazionali del Gusto, compresi nel progetto IL CAMMINO DELLE IDENTITA'. Cinque le Aziende che hanno accompagnato il viaggio de Il Cammino delle Identità in questi ultimi anni : Oselladore Caffè (Rossano Veneto ,Vicenza) – Torrefazione e La Bottega che realizza da molti anni cesti aziendali e confezioni per ogni ricorrenza e vende prodotti artigianali gastronomici di altissima qualità ) ; Salumificio Spader (Via Europa Unita, 13, 31010 Mosnigo TV) Azienda Vinicola Valmelina ( Mosnigo di Moriago della Battaglia), che ricerca e mantiene vive le ricette e i metodi di lavorazione antichi, utilizzando la moderna tecnologia solo per garantire l’igiene e lac ostante qualità dei prodotti) ; Konsum srl (Cornuda-TV) , che opera nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia. Laura Panizutti (Consulente finanziario e patrimoniale di Conegliano che sostiene il progetto di Eurosostenibilità nell'area dei temi della finanza etica e sostenibile); Oleificio Andreassi (Poggiofiorito), dal lontano 1878 e da cinque generazioni la famiglia Andreassi produce con cura ed amore uno squisito olio extravergine d'oliva. assicurando la bontà sempre genuina bontà del suo olio, di Poggiofiorito, Borgo del Gusto, in provincia di Chieti, tra l'Adriatico e la Maiella, in una zona di dolci colline. 

A La Morra (Borgo del Gusto- Cuneo), l'Agricola Gian Piero Marrone propone in frazione Annunziata i suoi vini bianchi e rossi. “A La Morra, nel cuore delle Langhe, per vivere un’esperienza unica. Dai filari alla bottiglia, fino ad arrivare in tavola: il nostro ristorante è l’occasione perfetta per vivere e assaporare un territorio in tutta la sua interezza. Dopo trent’anni di consolidata esperienza nell’accoglienza in cantina e nella preparazione di deliziosi pranzi, Agricola Marrone ha aperto le sue porte per il servizio serale. Atmosfera soft e accogliente, piatti raffinati e ricercati accompagnati dai nostri vini, per una cena davvero indimenticabile.”

domenica 25 maggio 2025

ll 25°anno dalla nascita della IAI (Iniziativa Adriatico Ionica) – Il rapporto della IAI con l'Iniziativa Centro Europea

 


 





Negli ultimi anni la IAI ha consolidato, come auspicato da parte italiana, la propria proiezione sia in chiave intergovernativa, sia per quanto riguarda il percorso europeo dei Paesi IAI non-UE,per i quali l'iniziativa rappresenta un obiettivo intermedio di avvicinamento agli standard europei.




I rapporti con le Organizzazioni Intergovernative




Sul fronte del rapporto con altre Organizzazioni Intergovernative,è stato firmato un Memorandum of Understanding con l'Iniziativa Centro Europea nel maggio 2019, con l'obiettivo di intensificare lo scambio di informazioni ed esperienze tra le due iniziative intergovernative/multilaterali.





Il Memorandum è stato sottoscritto in Budva (Montenegro), l'8 maggio del 2019.




L’Iniziativa Centro Europa-InCE (“CEI” nell’acronimo inglese, Central European Initiative) istituita nel 1989, a partire da un nucleo di quattro Paesi (Italia, Austria, Jugoslavia e Ungheria), è la prima organizzazione regionale operante nell’area. Essa è uno strumento di cooperazione e un foro di dialogo politico e di scambio di buone pratiche, che unisce Paesi appartenenti ad un’area geografica strategica, quale è quella dell’Europa centro-orientale e balcanica.




L'InCE, il cui scopo in origine era favorire l’avvicinamento di alcuni paesi dell’area ex sovietica all’occidente europeo, è oggi parte attiva del processo di integrazione europea dei Paesi membri che non ne fanno ancora parte, combinando l’azione diplomatica con la gestione diretta di fondi, programmi e progetti di cooperazione funzionali a tale obiettivo.



L’InCE, dopo il ritiro dell’Austria dall’Iniziativa nel 2018, conta 17 Paesi di cui 9 sono membri UE ovvero Bulgaria, Croazia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria; 7 sono partner UE con prospettive di adesione ovvero Albania, Bosnia ed Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Moldova e Ucraina (quest’ultime due hanno ottenuto lo status di Paese candidato a giugno 2022 e la Bosnia ed Erzegovina a dicembre 2022); e 1 beneficiario di politiche di vicinato UE, la Bielorussia, la cui partecipazione dal 25 marzo 2022 è stata sospesa a causa del coinvolgimento nell’aggressione russa all’Ucraina, pur restando formalmente Paese membro.




La Presidenza dell'InCE ruota annualmente tra i Paesi membri. Dal 1° gennaio 2024 l’Albania ha assunto la Presidenza di turno dell’Iniziativa, subentrando alla Moldova.




L'INCE ha una dimensione parlamentare, governativa, economica e locale.




LA DIMENSIONE PARLAMENTARE DELL'INCE




La Dimensione Parlamentare dell'INCE è rappresentata da: l'Assemblea parlamentare, la Commissione parlamentare, le tre Commissioni Generali.




L'Assemblea parlamentare dell'InCE è stata istituzionalizzata nel 1993 con l'approvazione di un Regolamento ad hoc.




L'Assemblea parlamentare si riunisce in autunno nel paese che esercita la Presidenza di turno.


Presidente dell’Assemblea parlamentare (formalmente si parla di Dimensione Parlamentare) è il Presidente della Delegazione nazionale del Paese ospite. La presidenza, per il 2024, è detenuta dall’on. Etjen Xhafaj Presidente della delegazione parlamentare albanese. La Presidenza di turno, quella dell'anno precedente e del successivo formano la cosiddetta Troika. La riunione si conclude di norma con l'adozione di un Documento finale.




Obiettivi e compiti dell'Assemblea sono rafforzare la cooperazione multilaterale tra gli Stati membri dell'InCE a livello parlamentare, rafforzare la partecipazione di tutti gli Stati membri al processo di integrazione europea, promuovere la cooperazione economica e lo sviluppo sostenibile, contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell'Iniziativa Centro Europea in raccordo agli altri organi dell'Iniziativa.




L'Assemblea si compone di delegazioni dei Parlamenti nazionali che comprendono da un minimo di 3 ad un massimo di 7 parlamentari in proporzione alla popolazione dei paesi membri. L'Assemblea è attualmente composta da 79 membri in rappresentanza dei 17 Paesi InCE.




La Delegazione italiana, a composizione bicamerale, è costituita da 7 membri nominati dai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, su designazione dei Presidenti dei gruppi parlamentari. Essendo dispari il numero dei componenti, per prassi, il parlamentare in più è assegnato alternativamente alla Camera o al Senato.




In questa legislatura la delegazione è composta da 3 deputati e 4 senatori. Presieduta dall’on. Salvatore CAIATA (FdI) è composta dagli onorevoli Isabella De Monte (Italia Viva-Il Centro-RE), Roberto Pella (FI - BP – PPE), e i senatori Raffaele De Rosa (FI - BP – PPE), Francesco Giacobbe (PD – IDP), Roberto Menia (FdI), Elena Murelli (LSP-PSd'Az).




La Commissione Parlamentare si riunisce in primavera. Ogni paese membro può inviare due delegati. La riunione si conclude di norma con l'adozione di un Documento finale.




Tre Commissioni generali: Commissione Generale per gli affari politici e interni, Commissione Generale per gli affari economici, Commissione Generale per gli affari culturali, ognuna delle quali formata da un terzo dei parlamentari dell'Assemblea. Le Commissioni generali possono predisporre relazioni da presentare all'Assemblea Parlamentare.




La lingua ufficiale è l'inglese




LA DIMENSIONE GOVERNATIVA




Al fine di realizzare i suoi obiettivi, l’InCE opera in maniera flessibile attraverso una dimensione governativa, che è quella originaria e più articolata.




Il Vertice InCE che riunisce i capi di governo dei 17 Stati membri, è la sede più elevata dell’esercizio governativo con funzioni prettamente di indirizzo. Il Vertice adotta gli indirizzi della cooperazione e il Piano di Azione Triennale (quello corrente si riferisce al triennio 2024-2026) e dà visibilità all'organizzazione. Di solito è convocato in autunno dalla Presidenza di turno, ma non sempre è previsto. L’ultimo Vertice si è tenuto a Budva (Montenegro), il 3 dicembre 2021, durante la presidenza montenegrina. Nel corso della presidenza bulgara del 2022 e quella moldava del 2023 non è stato organizzato.




Le Riunioni annuali dei Ministri degli Affari Esteri in cui si stabiliscono i programmi di cooperazione, gli stanziamenti e gli obiettivi del Piano di Azione, assicurano la dimensione governativa.




Il Comitato dei Coordinatori Nazionali (CNC, che sono alti funzionari dei Ministeri Affari esteri), garantisce la continuità dell’azione durante l’anno e il raccordo fra le diverse istituzioni (ministeri di settore, ma anche uffici UE o organizzazioni regionali); il Comitato si riunisce a cadenza periodica.




Il Segretariato InCE di Trieste




Il raccordo operativo tra tutte le dimensioni dell’InCE è garantito da un Segretariato esecutivo (www.cei.int), istituito nel 1996, che ha sede a Trieste e che è guidato da un Segretario generale che dal 2019 è Roberto Antonione. Quest’ultimo è stato riconfermato nell’incarico nel 2022 e rimarrà in carica fino al 2024.




LA DIMENSIONE BUSINESS E LA DIMENSIONE LOCALE




L’InCE ha poi una una dimensione “business” volta a promuovere la partecipazione attiva del mondo imprenditoriale alla cooperazione regionale. Essa consiste principalmente in incontri tra le Camere di Commercio degli Stati Membri dell'InCE e in un annuale Forum Economico a cui partecipano i Ministri delle Attività Produttive, funzionari governativi, rappresentanti del mondo dell'industria, imprenditori, investitori, agenzie di promozione del commercio, organismi internazionali, banche.




La dimensione locale è il pilastro operativo più giovane dell’InCE. Istituita nel 2021, si prefigge di promuove la cooperazione tra gli enti locali e regionali degli Stati membri al fine di affrontare le sfide della regione, grazie allo scambio di esperienze e allo sviluppo di progetti comuni.



sabato 21 settembre 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Konsum srl accompagna il viaggio del gusto nel Montello e nei Colli Asolani





Con la scelta degli 80 Borghi per il progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo', prende forma l'iniziativa di rete che caratterizzerà la storia e le storie del prossimo quinquennio.


Nel lontano 1991 l'Associazione l'Altratavola (che oggi è parte integrante di Borghi d'Europa), aveva coniato, sotto il Patrocinio della rivista L'Etichetta diretta da Luigi Veronelli, una rete di luoghi del desiderio, di indirizzi di gola, denominata 'la rete del Buon Evento'.


Si è deciso di riattivare la rete, sviluppando fino a dicembre del 2025 temi culturali e percorsi del gusto che portano ad incrociare le storie e le esperienze degli 80 Borghi selezionati.


Per quanto riguarda i Percorsi del Gusto, verranno sviluppati all'interno dello storico progetto

L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI -Iniziativa adriatico ionica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico ionica).


La proposta


Uno dei 13 Percorsi Internazionali riguarda Le Terre di Collina : il Montello e i Colli Asolani sono stati inseriti nell'itinerario.


Konsum srl di Cornuda è l'Azienda Partner d'informazione del viaggio del gusto, alla ricerca degli inediti del buon e bello vivere.

Borghi d'Europa ha portato avanti nel 2023 le partnership d'informazione con un gruppo selezionato di aziende, nel quadro del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI- Iniziativa adriatico ionica).

Valentino De Faveri, amministratore di Konsum srl di Cornuda, azienda leader che opera su tutto il territorio del Centro-Nord nei settori della segnaletica stradale e della commercializzazione di prodotti di antinfortunistica e pulizia industriale, osserva “ Per il terzo anno consecutivo abbiamo realizzato con Borghi d'Europa dei protocolli informativi sui temi degli Obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Oltre duecento pubblicazioni (stampa, online e tv), per sostenere il futuro.Ora

spostiamo l'attenzione della partnership sulla conoscenza e valorizzazione delle eccellenze locali”.


Verranno proposti a cadenza mensile degli incontri di informazione finalizzati ad 'informmare chi informa' ; ognuno di questi appuntamenti prevede :

la presenza di borghi degli altri territori coinvolti ;

il coinvolgimento di operatori economici, uomini di cultura, rappresentanti di associazioni e istituzioni locali ;

la pubblicazione mensile di una rassegna stampa multimediale sui temi affrontati.


Le scelte riguardanti i Borghi e le 'voci' dei Territori sarà affidata ai giornalisti e ai comunicatori

di Borghi d'Europa.

La lettura dei Territori valorizzerà gli aspetti storici urbanistici ed architettonici, saprà soffermarsi sulla storia antica , sui Percorsi della Fede, sui Percorsi del Gusto, nel ricordo del grande giornalista ed enogastronomo Luigi Veronelli.




lunedì 29 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo - LE Dolomiti Friulane e Il Castello di Meduno




La zona delle Dolomiti Friulane è stata inserita nella lista dei patrimoni mondiali naturali dell'UNESCO il 26 giugno 2009. Si tratta di un territorio selvaggio, di una bellezza spettacolare, sede di un Parco Reginale, il cui simbolo, non a caso è un’aquila reale (presente in queste valli) posto a cavallo fra le province di Pordenone e di Udine. Le suggestive vallate, incontaminate e selvagge presentano un patrimonio paesaggistico fatto di splendidi boschi con abeti secolari e verdeggianti pascoli e sorvegliato dall’alto dai torrioni dolomitici.

Campanile di Val Montanaia



La presenza dell’uomo è segnata da numerose casere e le malghe, in cui nascono gli indimenticabili formaggi, che recano i profumi della vegetazione alpina.

Il Castello di Meduno

Uno del più famosi Castelli della zona era il Castello di Meduno, che fu edificato nel 1136 sul crinale del colle di San Martino per volere del vescovo di Concordia e fu assegnato in feudo ai signori di Meduno che, in seguito, divennero vassalli del Patriarca di Aquileia.

di cui rimangono solo pochi resti a causa del terremoto che nel sconvolse la zone, e dell’uso successivo delle pietre del Castello per realizzare nuove costruzioni.

castello di Meduno, sede dell’omonima famiglia feudale, posto su un crinale, sopra il capoluogo. Tale Castello, citato per la prima volta in un documento del 1136 fu a lungo conteso fra dai signori di Maniago e quindi dagli eserciti degli Spilimbergo, dei Strassoldo, dei Prata, dei Polcenigo e degli Urusbergo, alleati del duca Rodolfo d’Austria contro il patriarca Lodovico della Torreed infine assediato dalle truppe di Francesco da Carrara. Danneggiato dal terremoto del 1776, il Castello venne in seguito abbandonato e le sue strutture murarie spoliate per costruire nuovi edifici.

Meduno è famosa in tutto il mondo per i suoi artigiani della pietra, di cui il più famoso fu senz’altro Luigi Del Bianco, capomastro di uno dei cantieri più famosi al mondo, quello di Mount Rushmore National Memorial, dove furono scolpiti nella roccia i volti giganteschi di quattro storici presidenti statunitensi: George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosvelt e Abraham Lincoln.

Gianluigi Pagano 



venerdì 26 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo/ Gli Eventi – Breda di Piave (3)

 


Il Percorso Internazionale Aquositas valorizza il pesce di fiume, grazie al Partenariato d'informazione della Itticoltura Tonini di Saletto (Breda di Piave).

La proposta cucinaria riguarda lo storione, superbamente interpretato dalla Hostaria Manareta di Candelù.


Lo storione è un pesce della famiglia degli Acipenseridi; è una specie piuttosto rara nei nostri mari, ed è pescato durante il periodo della riproduzione, quando risale lungo i fiumi.

Il corpo dello storione è allungato; la testa, anch'essa lunga, ha la forma triangolare. La bocca, priva di denti, è provvista di 4 barbigli.

Dal dorso grigio e il ventre bianco, lo storione ha dimensioni molto variabili: la sua lunghezza, infatti, può variare dai 50 cm a 4 metri!

A livello alimentare lo storione è apprezzato per le sue carni bianche e soprattutto per le sue uova, da cui si ricava il caviale.





Uso in cucina

In cucina lo storione è apprezzato soprattutto per le sue uova, da cui si ottiene il caviale, molto apprezzato per ricette di raffinati aperitivi, in tartine di pane spalmato di burro, col limone o con i blini russi, una sorta di crespelle.

La carne dello storione, bianca e non troppo magra, è cucinata in ricette simili a quelle con cui si prepara il tonno: alla brace o in padella. Inoltre lo storione è anche utilizzato nell'industria conserviera e affumicato.


Fino a qualche decennio fa i fiumi dell'Alto Adriatico, dal Po al Livenza, al Piave, al Sile ne erano popolati e la loro pesca costituiva una fonte di ricchezza. Allo stato attuale, è considerato una specie in pericolo di estinzione, per cui, con successo, si sono aumentati gli sforzi di produzione in cattività, sia per riproporlo in tavola, che per ripopolare la fauna ittica lei nostri fiumi.




In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.


Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.


Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.


Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.


La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.


Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.


Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.


Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.


La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.



sabato 28 ottobre 2023

Aquositas - La presentazione del Percorso Aquositas alla Osteria Manareta a Candelù – Il racconto di Laura Panizutti


 

 



L’Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto è nata nel 2007 dalla collaborazione fra La Rotta dei Fenici, Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa, e la Rete di Informazione L'Italia del Gusto, con lo scopo

di valorizzare e promuovere la conoscenza, lo sviluppo e la diffusione delle

culture locali in tutte le loro espressioni.

Il progetto intendeva unire e collegare borghi e territori europei poco

conosciuti e valorizzati, per creare una rete di scambi culturali e istituzionali

di ampio respiro.

In particolare, mirava alla salvaguardia di quelle terre di cui normalmente

non si parla nelle pagine dei giornali, dei territori e dei borghi meno conosciuti

in Italia e in Europa. Il progetto è finalizzato ad ‘informare chi informa’ e prevede

l’intervento di delegazioni di giornalisti e comunicatori nei territori della rete.

Borghi d'Europa promuove un circuito nazionale di borghi e territori

(Aquositas,Le Vie d’Acqua), profondamente segnati nella storia e nell’ambiente

dalla presenza di un elemento comune: l’acqua.

Il circuito organizza e promuove dei percorsi internazionali d’informazione

per mettere a confronto idee, iniziative, progetti,capaci di seguire il filo logico

della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali, culturali ed ambientali dei

territori di riferimento.

I territori scelti : Borghi di lago : Carinzia (Austria) ,Verbano (Piemonte),Canton Ticino ;

i borghi di mare : Riviera Romagnola (Comacchio), Istria slovena (Isola),

Istria croata (Cittanova), Fossacesia (Chieti-Abruzzo), la Laguna di Marano (Friuli

Venezia Giulia) ;

i borghi di fiume : la Piave (Veneto), Il Natisone (Valli del Natisone),

il Canton Ticino e la Valposchiavo, il Fiume Stella (Friuli Venezia Giulia), Sillian

(Ost Tirol, fiume Drava), il Delta del Po (Argenta).


Laura Panizutti,Consulente Finanziaria e Patrimoniale di Conegliano, partecipa alle iniziative quale partner d'informazione fin da primi anni del progetto.

La presentazione del Percorso Aquositas avviene alla Osteria Manareta, a Candelù (Maserada sul Piave).




Guido Facchin, in un bel libro di storia locale, ricorda la figura di Giuseppe Voltarel detto ‘manareta’ (piccola manera,ovvero piccola ascia), nato a Candelù nel 1892. “Dopo la caduta

di Caporetto del 24 ottobre 1917 e la ritirata sulla linea del Piave e del Grappa, l’esercito

resiste e respinge i tentativi di superare il fiume.Voltarel, con l'8° Reggimento Bersaglieri

della XXIII divisione (Gen. Fara) si trova schierato di fronte a Candelù. Lo comanda il

Colonnello Alessandro Pirzio Biroli. Il comando della VI Brigata Bersaglieri viene

alloggiato proprio nella casa di Voltarel. Biroli lo investe di una preziosa e pericolosa

missione: andare oltre le linee nemiche, osservare, ascoltare e riferire. Giuseppe è abile nei movimenti, gli viene richiesto anche di accompagnare plotoni e compagnie negli

spostamenti tattici, guida perfino Emanuele Filiberto, Duca D’Aosta comandante in capo

della III armata; entra nella leggenda dei Caimani del Piave.Nel dopoguerra apre un’osteria

con annessa rivendita alimentari, si fa una famiglia, diventa padre otto volte. “



Così quando quindici anni orsono Roberta e Michele Carisi prendono in mano i destini

della Osteria di Candelù, la chiamano ‘Manareta’, riportandone la storia anche nella

porta a vetri del locale. Osteria informale, fin nell’arredamento, sobrio ma elegante, ma fortemente simbolico. I sassi del Piave, le lampade e gli inserti in metallo che sembra arrugginito, i tavoli semplici e lineari…..

Tutto sembra rinviare ad uno spazio ‘aperto’, che continua nelle golene della Piave….

Il servizio è ispirato all’essenzialità, cortese, mai untuoso."